Domande e Risposte

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Domande e Risposte

Tutte le aziende pubbliche e private con lavoratori devono per legge adeguarsi alla 81/08. Nella definizione di “lavoratore” sono inseriti anche i soci lavoratori, gli associati in partecipazione e tutte le tipologie di lavoratori e assimilati, compresi stagisti, tirocinanti, allievi, indipendentemente dal fatto che sia percepita o meno una retribuzione. I lavoratori a progetto rientrano nella responsabilità del datore di lavoro solo se operano presso i luoghi di lavoro dello stesso. Le problematiche da affrontare sono molte e comportano un impegno in prima persona da parte del datore di lavoro, sul quale gravano tuttii principali oneri e responsabilità di carattere penale.

(Ricordati che anche le società con due sole persone devono adempiere alle normative sulla sicurezza sul lavoro)

Devi:

  • Redigere il documento di valutazione dei rischi (DVR).
  • Nominare un responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), che può essere ricoperto dal datore di lavoro, purchè in possesso di un attestato di formazione rilasciato ai sensi dell’art.10 del D.Lgs. 626/94 oppure ai sensi dell’art.34 del D.Lgs. 81/08, comunque con riferimento al D.M. 16 gennaio 1997

Nel caso in cui gli enti preposti (SPRESAL) facciano una visita ispettiva alla tua azienda e tu non sia in regola con gli adempimenti di cui sopra, ti sarà verbalizzato il reato e sarà data notizia in procura.

Il mancato rispetto di queste procedure è punibile con:

  • Arresto da 2 a 6 mesi.
  • Ammenda da 2.000 a 8.000 euro.

Devi procedere in questo modo:

  • Valutare i rischi a cui i lavoratori possono andare incontro.
  • Produrre il documento di valutazione dei rischi (DVR).
  • Nominare un responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP).
  • Adempiere alle norme riportate sul D. Lgs. 81/08 (che varia in funzione alla tipologia di azienda).

Il datore di lavoro deve:

  • Aggiornare la valutazione dei rischi a cui sono soggetti i lavoratori.
  • Aggiornare il documento di valutazione dei rischi (DVR).
  • Verificare di aver nominato un responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP).
  • Aggiornare e adempiere alle nuove disposizioni D.Lgs. 81/08.

Si, gli adempimenti vanno eseguiti anche per i collaboratori a progetto, occasionali, coordinati e continuativi, lavoratori autonomi, soci lavoratori (di cooperative e società di capitali).

I lavoratori autonomi senza collaboratori di nessun tipo non sono obbligati a fare la valutazione dei rischi e non devono eleggere un RSPP. Quando si lavora presso terzi si è tenuti a redare il DUVRIDocumento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza.

lavoratori devono:

  • contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti;
  • osservare le disposizioni e le istruzioni impartite;
  • utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza;
  • utilizzare in modo appropriato i dispositivi di sicurezza;
  • segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi, qualsiasi eventuale condizione di pericolo;
  • non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
  • partecipare ai programmi di formazione;
  • sottoporsi ai controlli sanitari;
  • esporre apposita tessera di riconoscimento in caso di appalto/ subappalto.

preposti devono:

  • sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge;
  • verificare affinché soltanto i lavoratori che abbiano ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone con rischio grave e specifico;
  • richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza;
  • informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato;
  • astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo;
  • segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente, sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro sia dei dispositivi di protezione individuale;
  • frequentare appositi corsi di formazione.

Il datore di lavoro e il dirigente, in base alla attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono:

  • nominare il medico competente;
  • designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi;
  • fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale;
  • limitare l’accesso alle aree a grave rischio solo ai lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento;
  • richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme;
  • adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza;
  • richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi;
  • informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato;
  • adempiere agli obblighi di informazione e formazione;
  • astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato;
  • consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza copia del documento di valutazione dei rischi;
  • elaborare il documento unico di valutazione in caso di appalti;
  • comunicare all’INAIL i dati relativi agli infortuni sul lavoro;
  • consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nei casi previsti (art. 50);
  • munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento in caso di appalto/subappalto;
  • convocare la riunione periodica nelle unità con più di 15 dipendenti;
  • aggiornare le misure di prevenzione;
  • comunicare annualmente all’INAIL i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
  • vigilare affinchè i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità.

Non sono delegabili: la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento; la designazione del responsabile del Servizio di prevenzione e protezione.

Il datore di lavoro può delegare le sue funzioni, se non espressamente escluso, alle seguenti condizioni: che risulti da atto scritto recante data certa; che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza; che attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo; che attribuisca al delegato l’autonomia di spesa necessaria. La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro riferito al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite.

Il DVR è il documento in cui viene riportato tutto il processo di lavorazione. Analizza i punti critici di maggior rischio per la salute e l’incolumità del lavoratore. Indica le conoscenze pratiche e teoriche, i DPI (dispositivi di protezione individuale) e DPC (dispositivi di protezione collettiva) utili a limitare i rischi.

E’ il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali e ha il compito di:

  • Individuare i rischi all’interno dell’ambito lavorativo.
  • Adottare tutte le misure necessarie, nel rispetto della normativa vigente, a diminuire i rischi e garantire la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro.
  • Elaborare le misure preventive e protettive.
  • Predisporre i programmi di formazione e informazione dei lavoratori.
  • Partecipare alle riunioni aziendali che trattano temi di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonchè alle riunioni periodiche.
  • Fornire ai lavoratori tutte le informazioni sui rischi e sulle misure preventive e protettive da adottare in azienda.

Il datore di lavoro solo dopo aver conseguito un corso di 16 ore con relativa attestazione o un dipendente che ha seguito un corso specifico in base alla tipologia dell’azienda. In alternativa, potete affidarci, come consulenti esterni, l’incarico di RSPP. Stefano Greco possiede, infatti, tutte le abilitazioni necessarie a conseguire tale incarico.

No, la nomina non ha una durata prestabilita ma varia in base ad un contratto tra le parti interessate.

Nel caso in cui non venga nominato un RSPP, il datore di lavoro viene punito con:

  • Arresto da 3 a 6 mesi.
  • Ammenda da 2.500 a 6.400 euro.

L’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, letteralmente «Analisi del Pericolo e Controllo dei Punti Critici») è un sistema che previene i pericoli di contaminazione alimentare. Esso si basa sul monitoraggio dei punti della lavorazione degli alimenti in cui si prospetta un pericolo di contaminazione sia di natura biologica che chimica o fisica. È sistematico ed ha basi scientifiche.

Il manuale HACCP è un documento obbligatorio e fondamentale in ogni azienda del settore alimentare. Per la sua compilazione il datore di lavoro può richiedere il supporto di un consulente professionista che analizzi i processi aziendali, per identificare i punti critici e le procedure di controllo da attuare.

corsi HACCP sono obbligatori per chiunque lavori nel settore alimentare e sostituiscono il vecchio libretto sanitario. A seconda del ruolo che si ricopre si deve seguire un corso diverso: per il responsabile dell’industria alimentare, per l’addetto che manipola alimenti, per l’addetto che non manipola alimenti.

Il datore di lavoro deve adottare le seguenti principali misure generali di tutela: Valutazione dei rischi, programmazione della prevenzione, eliminazione e/o riduzione dei rischi, l’organizzazione del lavoro in base ai principi ergonomici, l’utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici, il controllo sanitario, l’informazione e la formazione, le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, l’uso di segnali di avvertimento.

Per essere in regola con la normativa sull’HACCP bisogna avere un manuale HACCP aggiornato, personale formato adeguatamente al ruolo che svolge ed eseguire tutte le analisi necessarie per attestare l’igiene dei locali.

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